lunedì 20 gennaio 2014

Il vecchio predatore

All'imbrunire il vecchio patriarca chiamò i suoi discendenti e disse loro:
-Seguitemi,questa sera assisteremo ad un rito antico ,anche se chi lo mette in atto ne ha perso la memoria originaria!


I componenti della piccola famiglia non osarono ribellarsi alla richiesta del vecchio , mai lo avrebbero fatto , era comunque colui da cui discendevano e conosceva cose che per molti di loro, soprattutto i più giovani erano mistero,si misero quindi in cammino e lo seguirono attraverso i resti di ciò che una volta era una grande foresta alluvionale , quando ancora l'uomo non aveva incanalato le acque inquinandole ,cementificato gli argini del fiume per domarlo e costruito strade non di terra.


La piccola famiglia viveva nel profondo del bosco , dove nessun uomo giungeva quasi mai , dove c'erano tracce di insediamenti così antichi che nessuno conosceva .


Il cammino fu lungo e scese ben presto il buio che tuttavia per i loro occhi non era un problema ,ad un certo punto il fine olfatto del piccolo gruppo cominciò a percepire odori differenti da quelli cui erano abituati ,odori che i più giovani non riuscivano ad identificare ed anche per i più grandi erano solo una vaga reminescenza ,solo il vecchio li riconobbe ,perché solo lui si era spinto fino al mondo degli uomini ,non spesso ma abbastanza da immagazzinare tutti quegli odori e saperli distinguere .


Primo fra tutti riconobbe l'odore forte e nauseante di quella sostanza che si era riversata in acqua tanti anni prima e che allora giovane ed inesperto ,mentre cacciava con la sua compagna avevano bevuto ,lei ne era morta dopo alcuni giorni ,lui più forte era sopravvissuto ,ma non aveva potuto salvare lei e quando era morta in quella calda sera di luna piena ,aveva inalzato il suo grido di dolore .


Grido di dolore ,non urlo di guerra o sfida come i suoi nemici naturali credevano .


Il vecchio lupo si ricordò anche di altro ,avvenuto nei mesi successivi ,si ricordò l'incontro con una femmina degli uomini .


Per il dolore della perdita della sua compagna si allontanava sempre più spesso dal branco , che poteva crescere e prosperare grazie al nuovo maschio e alla nuova femmina ,cui lui aveva insegnato tutto ciò che conosceva ,gli aveva insegnato quali erano le prede giuste da catturare e quali i nemici da cui guardarsi,ma soprattutto gli aveva proibito di avvicinarsi al mondo degli uomini ed ai suoi animali, anche se erano a volte prede facili .


Durante il suo girovagare si spingeva spesso fino al limite che si era imposto di non oltrepassare mai ,infatti solo poche volte aveva avvertito la presenza degli uomini ,ma quella sera d'inizio autunno non solo percepì una presenza umana,ma percepì anche l'essenza di un altro essere , discente diretto di una specie affine alla sua e soprattutto in altri tempi ed in altri luogo vero e proprio nemico ,un cane ,un grosso cane bianco e nero che in un altro frangente sarebbe stato suo nemico per difendere i beni degli uomini da un predatore come lui .


Si bloccò con tutti i sensi all'erta pronto ad attaccare in caso di pericolo o a fuggire ,ma non fece ne l'una ne l'altra cosa ,rimase immobile ad osservare la coppia ,umano-cane.


L'umano era una femmina ,decisamente pazza o incosciente perché era molto lontana dai suoi simili ed era protetta solo da quel grosso cane ,che il vecchio predatore avvertita anche come malato e capì che non era il cane a proteggere la femmina ma viceversa ,rimase immobile ad osservarli ,il cane annusava qui e li i tronchi portati a riva dalla corrente ed ad un richiamo si sedeva accanto alla donna .
Incuriosito il vecchio allungo i suoi sensi per cercare di capire .


Gli ci volle poco ,avverti nella femmina ,la totale mancanza di paura pr il luogo isolato in cui si trovava, avvertì anche l'immenso amore che provava verso quello che considerava il suo compagno ,ma soprattutto comprese che se lui si fosse palesato,non avrebbe avuto nulla da temere ed anzi se fosse stato malato o ferito ,come quella volta che da giovane era sfuggito ad una tagliola, rimettendoci un pezzo di coda ,lei se ne sarebbe presa cura ,un suo antenato gli aveva infatti raccontato di donne simili che vivevano un tempo ai margini delle foreste occupandosi delle cose della natura e che venivano considerate pazze dai suoi simili o peggio streghe .


Il cane e la donna guardavano il fiume scorrere mentre il sole scendeva oltre l'ovest ,ed ad un certo punto ,ma non ne fu sicuro forse lei lo vide e chiamato a se il cane si allontanarono.


Il suo senso più affinato aveva immagazzinato il loro odore e spesso girovagando di notte lo percepiva in vari punti del bosco e sapeva che erano stati li .


In una notte di Novembre ne percepì l'odore assieme ad altri e si impose di oltrepassare la barriera ,di giungere dalla parte sbagliata per uno della specie , del fiume , arrivò infatti ai margini di un campo ove molti umani uomni e donne parlavano e ridevano attorno ad un fuoco ,di molti di quegli umani non riusciva a conoscere ed immagazzinare l'odore perché mascherato da sostanze chimiche .


Ma la donna ed il cane erano la come una sola cosa uno accanto all'altra .


Quella notte il predatore perse la sua paura e cominciò ad avvicinarsi spesso al mondo degli uomini ,imparò a conoscere i pericoli,ma imparò anche a riconoscere i riti di un mondo che non sapeva della sua esistenza .


I riti che più lo affascinavano ed impaurivano era quello dei fuochi , accesi nei campi , d'istinto sapeva che quei fuochi una volta servivano anche a tenere lontani quelli come lui dall'altro mondo ,ma sapeva anche che servivano agli uomini per rinnovare la speranza nei loro cuori e trovare la fiducia per andare avanti .


Perso in questi pensieri si rese conto di essere giunto lui ed il piccolo branco ai margini del campo ove si teneva il rito del fuoco d'inverno , i suoi passi silenziosi divennero ancora più silenti e gli altri lupi capirono di doversi muovere con estrema cautela ,quando il vecchio codamozza;così il branco lo chiamava;non in senso dispregiativo ,ma con rispetto per quella ferita nel corpo che non gli aveva tuttavia impedito di essere un valido capobranco rispettato per molte e molte lune ; si sedette ad osservare anche i più giovani lo fecero ,sebbene il loro istinto naturale li spingeva a fuggire ,ma la serenità che emanava da codamozza li tranquillizzo ed ascoltarono i suoi racconti sui riti degli uomini .


Ascoltarono dal vecchio lupo anche la storia del suo incontro con la femmina ed il suo cane ,ascoltarono anche ciò che codamozza aveva percepito sul mondo degli uomini moderni ,uomini che una vita di agi e benessere aveva reso egoisti e superficiali nei sentimenti , ascoltarono la storia di riti che venivano inscenati solo per tradizione e non più per necessità di credere e sperare .


Un giovane lupetto ,ingenuo nella sua unica primavera di vita chiese al vecchio se quindi questi uomini avevano perso il rispetto verso la natura e verso i propri simili ,se non ululavano di dolore quando uno del branco moriva o se non gli batteva forte il cuore per una compagna ?


Il vecchio codamozza non disse nulla ,ma allungò i suoi sensi verso l'unico essere umano cui era stato vicino una volta ,la donna con il grosso cane ,il cane non era più giovane , ma nemmeno vecchio come lui ,era nel pieno della maturità anche se malato lo percepì forte , percepì anche il sentire dela donna ,che comunque era in disparte dal grosso del gruppo ,percepì ancora il senso di solitudine che aveva sentito in quella sera di primo autunno,ma vaga molto sottile percepiva in lei una fievole speranza .


Si volse verso il branco e disse loro :
-"Non so dare una risposta a queste domande , ma forse tra loro c'è chi riesce a cercare la speranza e la forza di voler dare ciò che il suo cuore aveva chiuso -FORSE!"


Lentamente si smorzava il fuoco ,poco per volta se ne andavano gli umani e si avvio anche la donna ,ma per un attimo si volse ed al vecchio codamozza parve di essere riconosciuto ,i bagliori del fuoco però potevano ingannarlo però ebbe una certezza ,quell' umana non si sentiva più molto sola e anche se nessuno ci crederà mai  ne fu felice ,perché poi gli uomini non abbiano mai creduto ai sentimenti degli animali è ancora un mistero ,ma questo non lo disse al branco ,semplicemente si avviò per tornare nel cuore della foresta dove lui e gli altri erano al sicuro ,la parte giusta della loro vita .




Note della blogger : tutto quello che so sui cani me lo hanno insegnato loro ,tutto quello che non so sui lupi è perché non posso frequentarli , su predatori della mia specie invece so troppo e mi sarebbe piaciuto come la femmina umana del racconto incontrare codamozza  e come quella donna vorrei avere in questo momento forza e sicurezza e speranza ,ecco FORSE mi servirebbe un predatore saggio che me li sappia insegnare .


Oppure codamozza l'ho incontrato perché spesso al tramonto sul finire dell'estate ed in autunno porto Tont nei boschi ed il sole al tramonto fa vedere anche ciò che si vuole celare .


















mercoledì 8 gennaio 2014

Gente di città che spegne le luci troppo presto .

Questa sera ,durante la passeggiata serale di Sua altezza Serenissima Tont Primo , tutto era buio le luminarie che fino ad ieri sera avevano illuminato balconi e pianterelle stente erano spente .


Sua Altezza etc etc ,ama le luminarie , più sono trash e più ne è affascinato , sono anni che oramai rischio di essere scambiata per un probabile topo d'appartamento che studia il modo per introdurmi nottetempo in qualche casa  ;immaginatevi un po' una tipa con berretto sciarpa e cane enorme ferma dall'altra parte del marciapiede a guardare il vostro il giardino , magari per venti minuti di seguito , io avrei già chiamato Carabinieri( che tra l'altro incontriamo spesso durante la passeggiata serale ed a volte ci scortano per un tratto ) APL, Polizia , guardia forestale e magari mandato una mail a Mr. Obama per chiedere l'intervento di una squadra di navy seals.


Questa sera invece tutto spento !!!!!


Tont offeso a morte ed anche le mie origini campagnole ne hanno profondamente risentito , gli ammenicoli natalizi si levano a Sant Antonio ,quando si fa il falò !!!!!
Al di la di tutto il business che gira attorno al Natale negli ultimi venti anni ,le tradizioni secondo me vanno rispettate , in campagna si accendono falò dalla fine d'Ottobre ,se avete voglia leggete questa storiellina qui ,e poi si arriva al periodo più buio dell'anno ,quando il solstizio d'inverno divide esattamente a metà il tempo della luce da quello delle tenebre ,seguito dal periodo di stallo in cui le giornate sono invero corte e tutto pare sospeso nel nulla ,ora ci sono le feste invernali ,il Natale ,Capodanno e l'Epifania che vengonos canditi a suon di carte luccicanti ,luci più o meno buttate  a caso qui e li.
Una volte questo periodo era la pausa ,la sospensione della natura e della vita ,non si trovava un fiore nemmanco nei più reconditi recessi di boschi e foreste ,ora si trovano fiori di ogni genere e varietà tutto l'anno ,mi fan pena le viole che resistono al gelo ,le viole sono fatte per i prati Marzolini ,quando appunto e chi è nato a Marzo lo sa benissimo ,la natura si risveglia e chi meglio di questa matta lepre Mazrolina che sta scrivendo non potrebbe saperlo ?


Ed in questo periodo si addobavano le aie con rami di piante sempreverdi pini, agrifogli e via dicendo ,che ora in plastica sono il simbolo del Natale ,ma allora erano veri e li sceglieva appunto perché davano la capacità e la forza di sperare che un giorno sarebbe tornata primavera e le viole nei campi e si sarebbe tornati al lavoro .


Il tutto culminava poi nei fuochi di San Antonio ,non quelli che fanno prurito , ma i falò con cui si auspicava la fine dell'inverno e si festeggiava anche l'ucccisione del maiale per farne salsicce e salami ,in tale occasione era ovvio festa nei campi punteggiati qui e li da falò da piatti composti dalle parte più deteriorabili del maiale e grandi bevute ,durante  questi falò venivano bruciati appunto anche i rami di sempreverdi che avevano adobbato le aie e le case coloniche era insomma un addio all'inverno ed un attesa della primavera .


Ma tutto cambia caro Tont ,l'Epifania non si porta via solo le feste ,ma anche le luci e le tradizioni di un borgo che vuol essere troppo da gente di città , ma noi si tiene duro , i rami di pino e agrifoglio sono ben salde alle inferiate del cancello e sui davanzali ,li bruceremo nel falò assieme all'oramai noto caro pupazzo cui ogni anno do vita per l'occasione (vi confesso che mi sento un po' come il doc Frankstein ogni volta che ne faccio uno ) ,anche Sant Antonio è diventato l'eroe degli animalisti ,ma al storia è ben altra e come ogni storia è roba a se e ve la racconto al momento giusto .







giovedì 2 gennaio 2014

Entrando in punta di piedi nel nuovo anno

Siamo ad un altro giro di boa ,un anno è terminato ed uno nuovo inizia ,che incipit banale e scontato e poco d'effetto .
Forse perché sono fisicamente giù come una pila senza carica extra da mettere in un nuovo giocattolo , come nella  pubblicità delle famose batterie ,forse perché mi perseguita una simpatica colica renale da giorni , è destino durante le feste ci deve essere qualche cosa che non quadra qui nel cerchio degli elfi maligni .
Ma comunque si tiene duro ,care dame di corte e si fanno i bilanci dell'anno passato , i propositi mantenuti ,quelli facili ,ci sono tutti , i progetti quelli grandi no , molte persone se ne sono andate dalla mia vita , alcune volontariamente allontanate , gente che non si confaceva più al mio modo di essere ,molte se ne sono andate perché il cammino in questo mondo per loro era terminato e mi piace pensare che ne inizino uno in un altro tempo ed in un altro spazio .
Molti anche gli amici a quattro zampe che ci hanno lasciato ,chi per vecchiaia , chi per malattie incurabili e meno male per loro esiste la pietas che mette fine alle sofferenze .
Di questi amici vorrei parlare per alcune righe ,in fondo questo si è trasformato più o meno nel diario di Tont e Friends .
Come sempre prometto a Tont nei giorni di festa è lui e solo a lui che mi dedico , ieri pomeriggio una lunga passeggiata a Morimondo

La giornata ideale ,sole tiepido e lui ,il re della strada .
Ieri sera da vero party boy in piena fibrillazione da festa ha assolutamente voluto guardarsi tutti i botti e le fontane di luce in cielo ,la mamy(eticamente contraria ai botti) come ogni anno gli ha invece accesso una lanterna cinese .
che ha preso il volo subito ed è volata lassù verso le stelle .

 
Una volta ,qualcuno mi raccontò che quando muore un cane, secondo una leggenda Indiana ,diventa una stella e mi è piaciuto pensare che la lanternina di Tont che è volata dritta , verso la stella più luminosa sia andata a portare il saluto di noi;
Noi che ancora siamo qui a sperare in un anno migliore o per lo meno in un anno accettabile; a tutti gli amici , pelosi e non , siano essi in cielo , perché il cielo ci pare un luogo così puro e di pace , oppure semplicemente ancora qui tra noi ,ma in una forma o in una dimensione diversa .
 
Durante l'anno trascorso , sono passati nella mia vita , tra le mie dita le vite di molti amici pelosi ,alcuni hanno soggiornato qui per una o due notti per poi andare verso il loro destino ,piccoli principi e principesse senza terra  che hanno avuto una seconda possibilità ed ora vivono accuditi ed amati di vero amore .
Uno di questi principi ;ma visto i disastri che combina più che principe lo chiamerò semplicemente JO LBDS(la bestia di satana); è rimasto  dopo essere andato avanti e indietro come un pacco postale
JO-lbds in attesa dell'ora della pappa,per lui sarebbe sempre ora della pappa.
 
Completamente destabilizzato ha avuto bisogno di non poco training ,per fortuna Tont è il cane più equilibrato del mondo e qualche cosa è riuscito ad insegnargli ,bisogna ancora lavorare e molto sul discorso :LE SCARPE DELLA ZIA MADDY -NON SI TOCCANO-ma sono mere vanità il lavoro più importante è stato fatto ,ed è stato ridargli fiducia nelle persone *,ora anche se la mia mamma non lo ammetterà mai è diventato il suo "cocco" ed ogni tanto io e Tont pigliamo cappello e le rinfacciamo questa preferenza ,tutti gli sbaciucchiamenti e le smancerie da innamorati .
 
Ed un giorno capita che un principe   non peloso ,diciamo peloso il giusto ,ingombrante come personalità e non solo  , passi nella vita di una vecchia zitella e che sia così simile in tante cose alla vecchia zitella , non ultimo gli occhi color del cielo , che ti vien voglia di farti adottare ,ma questa storia è solo mia e la scrivo semplicemente  per ringraziare il 2013 di avermi sconvolto ehm arricchito l'esistenza con questi due esseri speciali .
 
Care amiche Vi auguro di poter realizzare i vostri sogni piccoli o grandi essi siano e di trovarci ancora qui ;perché no ; tra un anno quando mi lamenterò che a quel giro di boa raggiungerò il mezzo secolo a cui non credo di essere anagraficamente pronta ,se conoscete falsificatori di documenti passate in privato l'indirizzo grazie .
 
*per denunce su quanto scrivo riguardo a Jo passate pure da lunedì a venerdì alla locale stazione dei carruba ,che il sabato" tengo che  fare" e mi da noia fare anticamera .