domenica 2 febbraio 2014

Sei di Pizzo Papero se...

Da qualche settimana sui social è nata questa moda ,l'orgoglio campanilistico per il proprio paese e la propria città.
Non ci vedo assolutamente nulla di male , ad essere orgogliosi di essere nati , vivere o amare il luogo in cui ci si trova a viver per i casi della vita .


Confesso di non aver aderito a nessun gruppo a cui sono stata invitata a partecipare , anche perché sostanzialmente vengo da diversi posti e non mi sento per niente parte di una città che si è venduta come una squaldrina da quattro soldi ,diventando fondamentalmente il dormitorio di Milano .


Confesso però di aver sbirciato un paio di pagine ,anche quella a cui sono stata invitata vai a sapere perché ,su un paesino della Sicilia, vedo che più o meno tutti ricordano il tempo che fu , un tempo che a leggerlo mi pare lontano , non parte di me ,come se fossi un'aliena ,ma invece mi rendo conto che di quei tempi di cui si parla , di ricordi di cose che non ci sono più , ne ho nostalgia anche io in questa città fatta d'acido ,ma ho nostalgia anche delle estati passate in un piccolo paesino del sud ,ho voluto cercarlo con Google Maps e non c'è più nulla di quello che ricordavo è una semplice cittadina come tante altre ,le medesime case brutte che vedo qui e i medesimi centri commerciali ,una tristezza infinita , acuita ancor più dalle condizioni in cui versa Pompei ,  la dove ho iniziato ad amare la storia e l'arte ,la dove il sacro ed il profano sono uniti ed accettati in maniera naturale , ma mi incanta anche il duomo di Milano e le migliaia di mani che hanno lavorato per secoli alla sua costruzione, mi affascina la piazza Ducale di Vigevano con la sua maestosità simile un po' a p.zza San Pietro ,mi rilassa il golfo di Spezia così mi rilassa il fiume in cui vado a passeggiare con Tont ,amo la maestosità del Rosa così come le dolcezza delle colline dell'Oltrepò che nei giorni di sereno  intravedo a nordovest ed a sudest anche da qui ,potrei continuare con l'elenco e non finirei più, solo per dire che basta guardarsi in giro e non dare nulla per scontato dei vari luoghi in cui vivono gli altri , ognuno ha la sua storia e la sua memoria .


Come scrissi alcuni anni fa in occasione del 150.mo della nascita dell'Italia , di cui sono più o meno coetanea ed il compleanno lo festeggiamo nel medesimo giorno sono orgogliosa di essere Italiana ,
ora un po' meno ,il nostro paese si sta svendendo ,globalizzando in maniera indecente ,non ho nulla in contrario ai vari centri commerciali , ma cazzo per mezzo litro di latte vorrei ancora il lattaio all'angolo , non ci trovo nulla di male nelle movide ma che le tradizioni dei piccoli paesi non vengano viste come un evento folkloristico .


Chi ci governa non sa in realtà cosa fare e solo nei giorni della memoria o delle varie feste nazionali si riempiono la bocca con parole di falso buonismo ricordando gli eroi che hanno dato la vita .
Ma eroi non sono anche coloro che tutti i giorni si alzano e conducono una vera e propria battaglia ?
No non lo sono o meglio non sanno di esserlo ,perché non hanno voglia di essere parte di un cambiamento che può essere possibile , non ne hanno voglia perché tutto sommato è comodo pensare con la mente degli altri .


Eppure il nostro paese è stato la culla del rinascimento ,dopo gli anni bui del medio evo , siamo figli di una Nazione che ha civilizzato mezza Europa ed ha conquistato il mondo ,siamo gli eredi di chi ha scoperto nuovi mondi a cui ora guardiamo con invidia .
Vero che tutto ciò è avvenuto con guerre e morte .


Ma siamo anche i figli di Leonardo , di Galileo , di tante altre menti che hanno pensato da se , siamo gli eredi di chi ha dato lustro al nome dell'Italia in altri tempi ed ora siamo visti come il popolo della Pizza .


Forse tutta questa nostalgia travestita da orgoglio campanilistico è solo di chi è vecchio come me e come me si ricorda di alcuni valori che vorremmo vedere nelle nuove generazioni ,ma le nuove generazioni sono infelici perché la pubblicità gli dice che per ESSERE devono AVERE e se non hanno non sono nulla, dovrebbero però ricordarsi ,ma nessuno glielo dice o glielo insegna da dove veniamo e cosa siamo .


Vorrei che tutti fossero orgogliosi di essere ITALIANI e che l'inno nazionale  desse emozioni non solo quando lo cantano (stonati ma va bene lo stesso) i giocatori della Nazionale ,che il nostro vessillo sventoli nel vento della speranza e non nella bufera dell'incertezza , vorrei che in fondo il mondo andasse avanti ma senza uccidere il passato ,perché come diceva ;non ricordo chi , un popolo senza storia è un popolo senza memoria .


N.d.B , c'è un paese dall'altra parte del mondo in cui la povertà non viene misurata in ciò che si ha, ma in quanto si è felici e non solo per se stessi ma anche per gli altri ...ecco forse vorrei essere di li.









2 commenti:

  1. Questo post è bellissimo, me lo rileggo per imprimerlo , mai come ora sento addosso il pessimismo e dico anche io ' non ne verremo mai fuori' ma non per colpa di noialtri poveracci, ma per i magna magna dei ladroni di Roma, sono schifata e per questo , forse, il mio orgoglio resta un pò sopito , mi accontento di ciò che ho e non di ciò che vorrei perchè come dici bene tu la felicità non si compra....grazie Mad questo post fa bene dentro....

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    1. Ciao Fiorella , volevo risponderti l'altro giorno alla tua domanda su cosa ne pensiamo dei social ,poi non l'ho fatto per mancanza di tempo e perché la risposta sarebbe stata troppo lunga ,lo faccio in breve qui ,anche se la sintesi non è un mio dono .
      I social hanno in certo senso una loro utilità ed inutilità,come quasi tutte le cose nella vita di ognuno , possono servire a farti conoscere cose di cui non conosci l'esistenza oppure uniformare il pensiero ,s euno va controtendenza si ritrova invischiato in faide lunghe più di un rosario .
      e' vero che in alcuni casi sviluppano la voglia di comunicare ma spesso troppo purtroppo uniformano il pensiero ,perché fondamentalmente si vuole tutti appartenere a QUALCHECOSA , un'idea politica, una comunità religiosa oppure una fede sportiva ,questa moda del campanilismo ne è la dimostrazione .
      Forse,ma solo forse , i social hanno tanto successo perché nessuno sa stare solo con se stesso oppure trova il coraggio di esprimersi a volte insultando gli altri dietro l'anonimato di uno schermo .
      Fondamentalmente trovo il blog un luogo più personale, un mio salotto in cui posso scrivere ciò che penso e ciò che vedo o ciò che vorrei in completa libertà e se qualcuno mi legge e non lascia un commento ne positivo ,ne negativo non m'interessa , sono cose mie , le potrei benissimo scrivere e non pubblicarle, ma a volte scrivere solo per se stessi diventa una cosa inutile ed allora le pubblichi , lo faccio sempre nell'ottica con leggo gli altri ,leggo se una cosa mi piace mi resa dentro altrimenti la rimuovo .
      Quindi la risposta è una sola, nell'era della comunicazione in tempo reale ,in cui s è bello leggere di chi sta a Pizzo Papero oppure da un'altra parte ,ma il blog è il tuo momento della riflessione ,scrivi una cosa ed è li a volte senza nemmeno sapere cosa pensa di te chi ti legge , ma a volte come mi hai scritto tu , si scrivono e si leggono cose che ci fanno riflettere sorattutto su chi siamo veramente e non chi vogliamo sembrare di fronte al mondo :).

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